L’Università di Londra ha ricostruito il tratto vocale di una mummia, precisamente sacedote egizio, utilizzando la Tac e la stampante 3D per rispodurre quelle che furono la sua gola e la sua laringe.
Il risultato di questa strabiliante invenzione è stato pubblicato sulla rivista Scientific Reports.
Quando la teconologia incontra l’archeologia
Nesyamun, è il nome della mummia custodita da circa due secoli al museo di Leeds, e’ morto verso i 55 anni, con gengive malate, denti consumati e una mandibola prominente.
I ricercatori, guidati da David Howard, hanno sintetizzato il suono della mummia sulla base delle misure molto precise delle dimensioni del suo tratto vocale, ricavate grazie alla Tac, che ha mostrato che i tessuti molli erano rimasti intatti grazie al processo di mummificazione, a una laringe elettronica e alla la stampa in 3D della laringe.
Le misure hanno mostrato che il tratto vocale della mummia di Nesyamun era decisamente piu’ piccolo rispetto a quello degli uomini di oggi.