In seguito ai raid statunitensi contro le milizie sciite filo-iraniane, molti manifestanti hanno preso d’assalto l’ambasciata Usa a Baghdad. Fonti locali riferiscono che alcuni hanno inoltre scavalcato il muro di cinta e urlato “morte all’America”. A questo punto, il personale e l’ambasciatore Matthew H. Tueller si sono visti costretti ad abbandonare l’edificio. Le forze di sicurezza hanno poi sparato lacrimogeni nel tentativo di disperdere la folla. Si contano circa 10 manifestanti feriti negli scontri.
Come riporta l’Adnkronos, il ministro iracheno dell’Interno e alcuni deputati si sono recati nei pressi del luogo degli incidenti. Il premier iracheno, Adel Abdul-Mahdi, ha invitato a lasciare “immediatamente” i dintorni dell’ambasciata americana.
Le forze Usa domenica hanno riferito di aver condotto “attacchi difensivi di precisione” in Iraq e in Siria contro la milizia Kataib Hezbollah. Quest’ultima è accusata accusata di avere condotto nei giorni scorsi una attacco nel quale è rimasto ucciso un cittadino statunitense.