In Romania, è stato rieletto presidente l’europeista Klaus Iohannis. Dato come sicuro vincente nei sondaggi, il presidente uscente avrebbe conquistato tra il 65% e il 67% dei voti. L’ex premier socialdemocratica Viorica Dancila si sarebbe, invece, fermata al 33%-35% dei voti. Con questo risultato, la Romania ha confermato la sua voglia di restare in Europa. Le dichiarazioni post-vittoria di Iohannis si possono leggere proprio in questa chiave. “Oggi ha vinto la Romania moderna, europea, normale“, ha affermato il presidente rieletto.
Voto in Romania, vittoria dell’europeista Klaus Iohannis
Una vittoria netta e senza storia. Il successo dell’europeista Klaus Iohannis infligge una pesantissima sconfitta a sovranisti, autocrati e nazionalpopulisti di tutto il continente. Iohannis, centrista-conservatore eletto presidente a sorpresa nel 2014, rappresenta infatti quella parte della società e quegli elettori decisi a rafforzare l’impegno romeno nella Ue, a modernizzare il Paese. Rispetto agli altri partiti socialdemocratici europei, invece, il gruppo guidato da Vorica Dancila fa riferimento a posizioni di difesa dell’indipendenza che evocano quelle di leader sovranisti e nazionalconservatori-populisti come Viktor Orbán in Ungheria e Jaroslaw Kaczynski in Polonia.
La rielezione a presidente del conservatore europeista Iohannis, dunque, garantisce “una Romania ancorata alle scelte a favore dell’Unione europea e della Nato“, come ha dichiarato l’ex ministro degli Esteri Cristian Diaconescu. Inoltre, Iohannis proseguirà nella sua lotta alla corruzione, problema endemico di Bucarest. Il Paese vive da anni un impetuoso sviluppo economico, con la crescita del prodotto interno lordo piú veloce nell’intera Unione Europea. Tuttavia, corruzione e carenze a livello di infrastrutture hanno prevenuto, finora, una completa modernizzazione della Romania. Oltre alle iniziative europeiste, Iohannis dovrà lavorare su questi temi nei possimi cinque anni di governo.