La città di Monaco ha deciso di mettere all’asta alcuni cimeli del Nazismo, nonostante le proteste del Congresso ebraico, che chiede di “fermare questa vergogna”. L’asta, già soprannominata “l’asta della vergogna e della colpa“, si terrà a Monaco di Baviera a partire dal 20 novembre, come rivela La Stampa. Gli esperti sostengono che gli interessati potrebbero essere soprattutto i giovani.
A Monaco vanno all’asta i cimeli del Terzo Reich
Non poteva che generare polemiche la notizia che a Monaco di Baviera veranno messi all’asta dei memorabilia del Nazismo. Tra gli oggetti battuti, anche una copia del Main Kampf del 1939, il cappello di Adolf Hitler e una casacca bruciata di Hermann Goring, l’ideatore dell’Olocausto negli anni del Terzo Reich. La risposta della comunità ebraica non si è fatta attendere: “Fermate questa vendita vergognosa”, dicono dal Congresso ebraico. Gli esperti sostengono che la base d’asta per cimeli del nazismo potrebbe essere molto alta e affermano che: “Gli Americani otterranno i pezzi migliori, perchè sono disposti a spendere cifre esorbitanti”.
La controversa decisione di Monaco stride con i recenti tentativi di porre fine ai sussulti di nazismo e fascismo, come quelli messi in atto a Dresda o da parte della community di YouTube. Il timore principale è che iniziative di questo tipo possano creare un mercato pericoloso. Tanti, infatti, i giovani attratti da memorabilia di questo tipo. Un esperto di cimeli del Terzo Reich rincara la dose: “I nuovi clienti sono i giovani, abbiamo sdoganato un mercato pericoloso”. Mancano pochi giorni al 20 novembre, ma forse non è troppo tardi per fermare questa iniziativa.