Le elezioni Usa 2020 sono l’appuntamento del prossimo anno, ma le premesse per ciò che succederà si lanciano già adesso, con le candidature e l’impostazione della campagna elettorale. E se è vero che Trump è ancora forte, davanti ha una schiera di democratici, ben 16 candidati per ora, pronti a sfidarlo per il posto alla Casa Bianca.
Ma nella mischia delle primarie democratiche potrebbe essere pronto a buttarsi un altro personaggio, quel Michael Bloomberg già tre volte sindaco di New York, che solo poche settimane fa negava con convinzione la possibilità di correre per la Casa Bianca. E invece, l’11 uomo più ricco d’America potrebbe ripensarci, e presentare la candidatura nello Stato dell’Alabama, dove la sfida delle primarie si terrà il 3 marzo, come in molti altri Stati.
Gli altri candidati alle elezioni Usa 2020
Su cosa potrebbe avergli fatto cambiare idea irguardo alla candidatura, si possono solo fare congetture. Vero è che dei candidati dem, stando ai sondaggi, non c’è nessuno in grado di battere Trump, soprattutto in quegli Stati che sono in grado di determinare il risultato delle elezioni. I tre candidati di punta, Biden, Warren e Sanders hanno per qualche verso qualcosa che potrebbe allontanare l’elettorato. Se Biden rischia di essere trascinato a fondo dall’Ucrainagate, Elizabeth Warren, come anche il socialista Bernie Sanders, è portatrice di proposte decisamente troppo di sinistra.
I punti di forza di Bloomberg
La forza di Bloomberg invece sta proprio nel fuggire apertamente le etichette. Se da una parte, per quanto riguarda temi come l’uso delle armi, ambiente e immigrazione ha posizioni decisamente di sinistra, per quanto riguarda la politca economica le sue proposte potrebbero incontrare i favori della destra.