Le proteste a Barcellona continuano senza sosta. Il Primo Ministro, Pedro Sanchez, ha convocato i leader dei principali partiti di opposizione. Durante la notte di mercoledì 16 ottobre sono stati diversi gli scontri in città e nelle altre zone della Catalogna. La situazione è tesa in terra iberica in seguito a un sabotaggio che ha interrotto la linea alta velocità Barcellona-Madrid. Gli attivisti hanno blocco anche altre vie di comunicazione.
Proteste a Barcellona, cosa si sta verificando in Catalogna
I leader secessionisti sono attualmente in carcere per scontare le rispettive pene decise della Corte di Giustizia in Spagna. Attualmente sui profili Twitter giungono messaggi che incentivano le manifestazioni pacifiche e non simili gesti. Il Presidente del Governo autonomo della Catalogna, Quim Torra, non si è ancora espresso sui disordini. Al momento vi sono 125 feriti: fra loro 72 agenti della Polizia dei Mossos e 18 della Municipale. I manifestanti arrestati sono 51.
La protesta dei secessionisti per le condanne ai loro leader non si placa, anzi. Sono previste diverse marce per la libertà a Barcellona e nelle altre zone Paese. Venerdì 18 ottobre è stato programmato uno sciopero generale di protesta.