L’antipsicotico Johnson & Johnson Risperdal ha causato una ginecomastia, ossia un ingrossamento delle mammelle, ad un uomo. Per questo il tribunale ha condannato la casa farmaceutica a pagare un risarcimento da 8 miliardi di dollari all’uomo che avrebbe usato il farmaco da bambino.
Il verdetto sull’antipsicotico Johnson & Johnson Risperdal
Una giuria di Philadelphia ha stabilito che la società fosse nel torto per “non aver avvertito i consumatori che le conseguenze dell’uso del farmaco antipsicotico Risperdal legate alla crescita anormale del tessuto mammario femminile nei ragazzi”. Il querelante si chiama Nicholas Murray. E come tanti altri uomini implcati nel contenzioso sul Risperdal sostiene di aver sviluppato il seno dopo l’utilizzo del medicianale quando era ancora bambino. Secondo i querelanti, Johnson & Johnson non aveva avvertito che l’utilizzo del farmaco antipsicotico poteva portare alla ginecomastia.
Sanzione “sproporzionata”
Questa è la sanzione più pesante fino ad ora imposta alla multinazionale, che vede oltre 13.000 azioni legali sul Risperdal. Ed è una sanzione che proprio non va giù alla Johnson & Johnson, che l’ha giudicata “gravemente sproporzionata”, sperando sempre che in appello venga ridotta. Inoltre, secondo la casa farmaceutica, il tribunale ha violato i diritti della difesa. Infatti non avrebbe permesso ai legali della Johnson & Johnson di presentare alcuni elementi importanti sull’etichettatura del farmaco oggetto del contenzioso.