Il Superiore Generale dei Gesuiti in carica, il Papa Nero, padre Arturo Sosa Abascal contrappone al Papa Bianco in carica sulla Cattedra di Pietro, gesuita lui pure, alla dottrina e catechismo della chiesa, al paio di millenni di insegnamenti e convinzioni teologiche dei biblisti col camauro chini sui libri, a cardinali e vescovi porporati, e semplici parroci, una nuova verità di fede. Negata l’esistenza del demonio, non “realtà personale”, quindi persona, si riduce il maligno a sola “realtà simbolica” del male, della cattiveria, della cattiva coscienza universale degli uomini e delle donne (a volte più livorose del maligno stesso)
Sospeso “a divinis” sine die (per sempre!) l’angelo ribelle lascia campo al recupero di una spiritualità più matura e consapevole: la nostra coscienza
Nel mondo moderno esistono più occasioni di impegno sociale e di attività che possono spingere e stimolare comportamenti scorretti, negativi, immorali o addirittura malvagi. Ma non sarebbe – non è mai stato – il diavolo a spingerci oltre i limiti, da lui malignamente tentati. I cattivi siamo noi. Il male confligge col bene dentro di noi, i rei, litigiosi, avidi, prepotenti, malvagi, senza scusanti. Persone, coppie, famiglie intere ree d’infliggere colpevoli condizioni di pena, disagio e sofferenza, o percosse, ferite e a volte morte ad altri, innocenti e succubi, per la coscienza corrotta da brama di potere, ambizione smodata, disprezzo, avidità di beni, e molto, molto spesso, per ”vil denaro”.
Si ribellano gli esorcisti, in tonaca e collarino o saio, sostenendo con prove “l’esistenza reale” di Satana, ribelle a Dio, che pensa e agisce nel mondo
E attaccano “accannati” e accaniti “le gravi e disorientanti affermazioni” e una “ posizione che si pone all’infuori del magistero ordinario e straordinario”. Riuniti in associazione internazionale, co-fondata negli anni ‘90 dal famoso padre Amorth che l’ha diretta, esorcizzando, fino alla morte, i “404”(+126 laici praticanti) – quasi tutti italiani – guidati oggi dal successore, il padre Bamonte, dei Servi del Cuore di Maria Immacolata, sostiene l’esistenza demoniaca di tutti gli angeli ribelli a Dio: “persone che esistono, pensano e agiscono” nel male, con “il dolore delle vittime” il ”venir meno della visione cristiana della vita” del ” progetto contro la cristianità” di nuovi ”personaggi esorcisti senza esserlo” di ”azioni del demonio contro la chiesa, visti dove manca la carità” o poi ”nell’inverno delle periferie esistenziali”. E nel messaggio di Papa Francesco ecco il maligno che “rende drammatica e più faticosa l’esistenza quotidiana”. L’associazione stessa poi dopo tutto raccomanda di “non affidarsi ciecamente ad alcun sacerdote”.
Era già accaduto un altro passo di lato della Chiesa, a modifica del “Padre nostro” che attribuiva a Dio un incoerente “non ci indurre in tentazione”!
Locuzione evidentemente di impropria traduzione dai “libri”, incredibilmente resistita nel tempo, e invece forse da assegnare al contrario al demonio e a tutto il seguito di maligni spiriti intriganti e tentatori, per indurre gli umani a comportamenti irriverenti e peccaminosi, viziosi e lascivi, come non bastassero le autonome pulsioni insorgenti, trasferite in comodato giustificativo al diavolo, ora modificato a solo e semplice “simbolo” del male, con tutte le corna e la coda puntuta, e la sua folta schiera di dèmoni seguaci che per secoli hanno riempito la pittura sacra e illustrato le pagine fuori testo della letteratura, delle Bibbie e dei codici miniati dai monaci medievali.
Ora tocca agli uomini – e donne – capire e riflettere, aprendo mente e cuore. Ce la faremo?