Sono almeno 2.300 le persone detenute nel Kashmir fermate per porre rimedio ai disordini creati. La vicenda è conseguenza della decisione dell’India di revocare l’autonomia della regione contesa con il Pakistan. La maggior parte degli arrestati sono giovani di sesso maschile. Tra di essi vi sono manifestanti anti-India e leader del movimento pro-India del Kashmir. Un centinaio, invece, sono stati fermati in base a quanto previsto dalla legge sulla pubblica sicurezza.
Disordini per la contesa del Kashmir tra India e Pakistan
L’esercito è stato inviato nella valle del Kashmir con l’intento di controllare i posti di blocco. Gravi disagi alle telecomunicazioni che sono state bloccate. Stessa cosa dicasi per i servizi internet, dispositivi mobili e televisioni via cavo. In alcuni punti, secondo quanto riportato dall’Ansa, il sistema sta ritornando a pieno regime.