
Sparatoria a Virginia Beach, negli Stati Uniti. A poche settimane da quando un giovane ha aperto il fuoco in una sinagoga, un dipendente di un’agenzia governativa ha ucciso 13 persone nell’edificio dove lavorava prima di venire a sua volta abbattuto dalla polizia. Lo scontro a fuoco ha provocato anche il ferimento di 4 persone, tre di queste sono in gravi condizioni.
La sparatoria a Virginia Beach
La sparatoria è avvenuta a Virginia Beach. Qui l’uomo, identificato come il 40enne DeWayne Craddock, si è recato sul posto con una calibro 45 con un silenziatore. Ha sparato a una persona fuori dall’edifcio e poi ha portato la sua furia omicida all’interno. Ha “immediatamente iniziato a sparare in maniera indiscriminata” contro chi si trovasse davanti, stando a quanto racconta il capo della polizia della città, James Cervera.
Quattro agenti di polizia si sono recato subito nell’edificio. Hanno ingaggiato uno scontro a fuoco con il 40enne, che è stato ferito gravemente ed è morto mentre gli venivano prestati i primi soccorsi.
150 sparatorie da inizio anno
Craddock lavorava come ingegnere nel dipartimento Lavori pubblici del comune di Virginia Beach. Ora le autorità stanno indagando per individuare i motivi della sua follia. IL sindaco di Virginia Beach, Bobby Dwyer, ha dichiarato che “si tratta del giorno più devastante nella storia della città. Le persone coinvolte erano nostri amici e colleghi”. Il sito Gun Violence Archive, che monitora episodi di questo tipo, rileva che questa in Virginia è la 150ma sparatoria di massa avvenuta negli Stati Uniti dall’inizio dell’anno.