Sono passati 6 mesi dal rapimento di Silvia Romano in Kenya. Adesso arriva finalmente una svolta, come riporta Il Fatto Quotidiano. La ragazza potrebbe essere stata, infatti, testimone di uno stupro. Qualcuno, quindi, avrebbe potuto farla rapire per evitare le conseguenze provocate da una sua denuncia. Tuttavia dobbiamo andarci con i piedi di piombo, già nei mesi scorsi i media locali avevano diffuso false notizie a dir poco incredibili. Una di queste, tra l’altro, vedeva la cooperante essere una trafficante di avorio.
Silvia Romano, 6 mesi dal rapimento
Questa ultima ipotesi sarebbe però confermata da alcuni indizi. Nessuno conosce le ultime telefonate di Silvia Romano. Il suo telefono, infatti, è sparito subito dopo il rapimento, anche se la giovane non lo aveva con sé. Qualcuno poi però questo telefono lo ha accesso e ha visualizzato i messaggi. Il secondo mistero riguarda infine la scheda telefonica italiana di Silvia. Non era istallata, perché non la usava, ed è anch’essa sparita. Le autorità locali sembrano fare spallucce e girarsi dall’altra parte, piuttosto che rispondere a queste domande.