Grave emergenza quella causata dalla guerra in Libia. L’Amsimed, Associazione Medici di origine Stranieria in Italia, ha divulgato i dati sulle vittime del conflitto. Attualmente sono oltre 300 i morti, tra cui 90 minorenni e 100 donne, e 1.700 i feriti; alcune donne sono state vittime di violenza sessuale.
«Ci informano che nei prossimi giorni saranno operate 45 donne e minorenni da un chirurgo francese presso l’ospedale di Bengasi – riferisce il Presidente dell’Amsi, Foad Aodi – e ringrazio Papa Francesco per il suo appello a favore della popolazione e dei rifugiati in Libia e l’urgenza di corridoio sanitario e umanitario».
Guerra in Libia, la situazione
Il Governo ha respinto ogni appello per il cessate il fuoco a Tripoli. Tutto questo si potrarrà, secondo il portavoce di Fayez Al-Serraj, fin quando le forze di Khalifa Haftar non decideranno di ritirarsi e di fare rientro a Rajma, zona a est del Paese.
«Il Governo sta monitorando da vicino – dichiara Muhannad Younis – gli appelli sospetti al cessate il fuoco lanciati da chi vuole colpire alle spalle l’esercito libico schierato al fronte». Nel frattempo si registrano numerosi episodi di violenza.