La nave Alan Kurdi dell’Ong tedesca Sea Eye si trova ancora in mare dopo dieci giorni, e ha a bordo 64 persone. Al momento si trova al largo di Malta in acque internazionali, ma l’attesa a bordo è snervante.
Le condizioni dei migranti
Alcuni uomini a bordo dichiarano di ingannare l’attesa cantando, un canto in segno di speranza. Il video è stato postato su Twitter dalla stessa Ong.
Day 10 on #AlanKurdi. "While we wait, we sing." (? on)
— sea-eye (@seaeyeorg) 12 aprile 2019
In Germany, 211 parliamentarians of all democratic factions signed the Easter appeal for #rescueatsea#saveLives #unserEuroparettet ? pic.twitter.com/7zRqU9rzuV
L’apertura della Francia
Ma forse qualcosa si sta sbloccando nella situazione. La Francia si è infatti resa disponibile ad ospitare parte dei migranti che si trovano a bordo della Alan Kurdi, in modo da consentire lo sbarco alla Valletta.
La dichiarazione di Christophe Castaner
Il Ministro degli Interni Christophe Castaner ha dichiarato di aver chiesto, come era avvenuto per la Lifeline, l’Aquarius e la SeaWatch, che “lo staff del Ministero degli Interni e l’OFPRA fossero pronti ad andare sul posto nelle prossime ore per facilitare il trasferimento in Francia di 20 persone bisognose di protezione“.
Comme pour les autres navires (Lifeline, Aquarius, SeaWatch), j'ai demandé que les personnels du ministère de l'Intérieur et de l'OFPRA se tiennent prêts à se rendre sur place dans les heures à venir pour faciliter le transfert en France de 20 personnes en besoin de protection.
— Christophe Castaner (@CCastaner) 12 aprile 2019