Ennesimo sabato di proteste e di violenza nel cuore di Parigi. Nello scorso fine settimana si è dato vita all’assalto del negozio di Bulgari situato al civico 136 degli Champs Elysées. In questo caso, e non solo, si tratta di un piano studiato nei minimi dettagli. L’azione criminale è stata realizzata da professionisti del settore che hanno scelto con cura la data e il luogo.
Protesta gilet gialli, colpito Bulgari

Lois Lecouplier, segretario nazionale del sindacato Alliance Police, ha parlato dei furti attuati all’interno del negozio di Bulgari a Parigi. «C’è un gruppo che agisce molto rapidamente e in modo molto professionale. Più che dei black bloc mi sembrano dei rapinatori di mestiere».
Al momento il bilancio del bottino parla di centinaia di migliaia di euro. Proprio per l’occasione, l’azienda aveva inteso blindarsi con portellone di acciaio e legno inchiodati alle vetrine. L’azione dei ladri, in questo caso, ha evidenziato un’organizzazione dotata di innumerevoli attrezzi per far saltare i portelloni.
Azione mirata
Una squadra di agenti speciali della gendarmeria che stava marciando per difendere Bulgari, è stata però fermata da un gruppo di manifestanti con cui avrebbero ingaggiato scontri. Secondo le immagini dell’assalto, non vi sarebbero stati ulteriori atti di saccheggio.