Arrestata dopo che aveva sparato al suo compagno perché russava troppo forte. E’ in risultato inequivocabile e clamoroso dell’inchiesta che, in Florida ha portato la polizia ad arrestare la 47enne Lori Morin, accusata di aggressione aggravata e tentato omicidio del suo fidanzato, a cui avrebbe sparato al culmine di una discussione innescata dal russare “metallaro” del suo ex amato bene.
L’arresto
A riportare la notizia tutti i media della East Coast, non tanto per il fatto di sangue in sé, quanto piuttosto per il particolarissimo innesco che avrebbe fatto scattare nella donna quello che in criminologia si chiama “animus necandi”, la capacità empirica di uccidere cioè.
La Lorin, dopo l’arresto, aveva dichiarato che si era trattato di un semplice quanto tragico incidente, ma l’inchiesta condotta dalla polizia della contea di Brevard avrebbe appurato una verità (preliminare in senso giudiziario) ben differente. Verità difficilmente confutabile, dato che in casa era presente e accesa la cam di un pc in modalità reverse che avrebbe spiegato abbastanza eloquentemente dinamiche e contesto del crimine.
Entrambi ubriachi
Il preambolo era comunque che i due pare fossero entrambi ciucchi come crotali in broda di bourbon. A riferire il particolare la televisione locale WKMG. Il russare, presumibilmente fortissimo, del compagno aveva a tal punto infastidito Morin che, dopo un paio di puntate verso il divano con improperi e ruvidissimi scossoni, era nata una discussione culminata con la decisione pistolera della donna. Tirata fuori da un cassetto una Sig Sauer, Morin aveva fatto fuoco.
La donna è ora in prigione senza possibilità di uscire su cauzione. Quando gli snodi della vita assumo la forma di un cerottino nasale….