Nuova polemica sul reddito di cittadinanza, anche se riguarda un altro Paese. Un uomo, mussulmano di fede, ha rifiutato di radersi la barba e per questo ha perso il diritto a ricevere l’assegno. E’ accaduto nei Paesi Bassi dove all’uomo era stato offerto un lavoro in cui avrebbe dovuto indossare una maschera protettiva.
La decisione
Il comune di Amersfoort ha questa decisione e ha sospeso all’uomo per un mese il “participatiewet”, l’assegno sociale che assicura un reddito minimo a tutti i residenti legali nei Paesi Bassi. L’uomo ha fatto appello ai giudici richiamando l’articolo 9 della Convenzione Europea dei Diritti Umani che difende la libertà di pensiero, coscienza e religione di ogni cittadino.
Il Tribunale si è però schierato dalla parte del Comune. Ha riconosciuto che si è trattato di una “inequivocabile violazione del diritto della libertà religiosa”, ma i giudici non hanno potuto fare a meno di riconoscere che la partecipazione al tirocinio “era stata fornita con garanzia di lavoro”.
Altre motivazioni
I giudici hanno tenuto in considerazione altri elementi. L’uomo aveva trascorsi in prigione, problemi psicologici e ludopatia. In pratica il taglio della barba sarebbe stato solo uno dei tanti problemi che “affliggevano” l’uomo.