Il senatore democratico Usa Bernie Sanders ha ufficialmente lanciato la sua candidatura alle Presidenziali del 2020. In una intervista alla Cbs il politico di lungo corso del Vermont ha confermato, rispondendo a domanda diretta che sì, sarà in lizza per le elezioni negli Usa dell’anno prossimo.
La candidatura di Sanders
Con piglio sicuro, Sanders ha anche annunciato che, rispetto alla tornata che lo aveva visto soccombere nelle primarie degli “asinelli” contro Hillary Clinton sono cambiate molte cose. Il progetto di Sanders sarebbe quello di creare un “movimento senza precedenti nella storia del paese”.
I motivi dell’appeal di Sanders
Al di là della foga dei proclami che è inversamente proporzionale al “focus” del momento d’urna negli States, che restano volubilissimi in tema di novità contraffortate da tradizionalismi, il senatore del Vermont ha un suo appeal di fondo che non va trascurato per diversi motivi.
Un uomo delle istituzioni
Innanzitutto Sanders è stato quello che ha fatto vedere più sorci verdi alla potentissima signora Clinton alle primarie del 2016: le aveva sottratto con co Italylpi di mano fulminei ed efficacissimi quasi 1.600 delegati, facendola vincere si ma con il fiato cortissimo. Poi Sanders è forse uomo delle istituzioni più di ogni altro, fra quelli che tenteranno la corsa alla Casa Bianca. In buona sostanza, lì dove Trump è un istrione che spesso scavalca i protocolli della politica in virtù del suo dna di Tycoon ammazzasette impaccato di dollari, Sanders è l’antidoto più puro all’antipolitica un po’ gigiona e spavalda che, negli Usa, non sta ottenendo il gradimento sperato, repubblicana o dem che sia. Sanders viene da una lunga carriera politica che incarna al meglio il concetto di “gavetta”, che negli Usa non è mai immagine retorica e che ha una presa spaventosa sul ceto medio, perennemente alla ricerca di rassicurazioni borghesi.
L’ “incubo di Hillary”
In più, è un vero mago dell’erosione di voti; dalla sua ha sempre avuto una tenacia quasi proverbiale nello spedire i membri del suo staff a tastare il terreno sulle problematiche locali, e in America locali vuol dire nazionali, stato per stato ma anche contea per contea. Questa sua meticolosità, unita all’ortodossia della sua formazione politica pura ed alla nomea che si è fatto di “incubo di Hillary”, potrebbero giocare a suo favore nella prossima tornata elettorale per conquistare il 1600 di Pensylvania Avenue.