Ha quattordici anni, e Apple contribuirà a pagare i suoi studi. Grant Thompson, infatti, ha scoperto una falla di Face Time, e per questo la Apple lo vuole ricompensare. Il bug , in alcuni casi, consentiva agli utenti di ascoltare l’audio e vedere le immagini catturate dall’iPhone del destinatario di una chiamata prima che questo rispondesse. A scoprire il problema è stato il quattordicenne, e la madre lo ha poi segnalato all’azienda.
La risoluzione del problema
Grazie all’intervento del ragazzo, la Apple ha risolto il problema, e ora ha messo a disposizione un aggiornamento software che riattiva le chiamate di gruppo di FaceTime. La compagnia, nei giorni scorsi, ha diffuso una nota in cui ringrazia la famiglia, e si è scusata “con i clienti colpiti e con tutti coloro che si sono preoccupati per questo problema di sicurezza”.
L’indagine sulla tempestività dell’intervento
E nonostante la Apple abbia anche assicurato di aver agito in modo tempestivo, disabilitando le chiamate di gruppo e iniziando a lavorare alla soluzione, il procuratore generale dello Stato di New York ha avviato un’indagine.