La Francia e anche la Spagna, alle quali si aggiunge anche il Regno Unito, riconoscono Juan Guaidó come Presidente ad interim del Venezuela. Il Ministro degli Esteri francese Jean Yves Le Drian, intervistato dall’emittente radio France inter, si è così espresso. «È legittimato a indire nuove elezioni presidenziali». Anche da Madrid, il Primo Ministro Pedro Sanchez ha riconosciuto Guaidó in modo chiaro ed esplicito.
Cosa sta accadendo sulla questione Venezuela
Dopo essere scaduto l’ultimatum, in relazione alla convocazione delle nuove elezioni presidenziali in Venezuela, con Francia e Spagna si aggiungeranno, a breve, anche altri Paesi. Tra questi figurano Austria, Germania, Olanda e Portogallo. Essi, infatti, si apprestano a riconoscere Guaidó come Presidente ad interim.
Le accuse di un esponente del Governo francese
Il Ministro francese Le Drian ha sottolineato alcuni aspetti pertinenti al caso del Venezuela. L’Assemblea Nazionale, di cui Guaidó è Presidente, è stata eletta, in maniera del tutto legittima, nel 2015. Le elezioni di Nicolas Maduro, secondo Le Drian, sono state contestate anche per un secondo mandato.
«Bisogna uscire da questa crisi con elezioni pienamente legittime – ha rimarcato il capo della diplomazia francese -. Non si può parlare di ingerenza negli affari interni internazionali, quanto di un tentativo per far sì che questa crisi si risolva nella calma».
Diversi Paesi europei avevano contestato a Maduro di indire, entro la giornata di ieri, le nuove elezioni presidenziali. Nel caso in cui non lo avesse fatto, cosa che di fatto si è verificata, avrebbero riconosciuto Guaidó.
Da parte sua, il Presidente francese Emmanuel Macron ha dichiarato in un tweet: “I venezuelani hanno il diritto di esprimersi liberamente e democraticamente. La Francia riconosce Juan Guaidò come ‘presidente incaricato’ per attuare un processo elettorale. Sosteniamo il gruppo di contatto, creato con l’Ue, in questo periodo di transizione”
Les Vénézuéliens ont le droit de s’exprimer librement et démocratiquement. La France reconnaît @jguaido comme « président en charge » pour mettre en œuvre un processus électoral. Nous soutenons le Groupe de contact, créé avec l’UE, dans cette période de transition.
— Emmanuel Macron (@EmmanuelMacron) 4 febbraio 2019
La riposta di Nicolas Maduro
Maduro ha invece concesso un’intervista all’emittente spagnola Sexta. Ha respinto nettamente l’ultimatum europeo e non ha escluso il rischio di una guerra civile. Le Drian ha annunciato che terrà oggi «consultazioni con i nostri amici europei».
Il ruolo dell’Italia
In un’intervista al “Corriere della Sera” Juan Guaidó chiede aiuto anche all’Italia. «Faremo tutto il possibile affinché il governo italiano aggiunga il suo appoggio, per noi importantissimo, al resto dell’Unione Europea».
La posizione della Russia
Ma tra chi è contrario a riconoscere Juan Guaidò c’è Mosca, che considera i tentativi di legittimare il cambio di potere in Venezuela come “intromissione negli affari interni” del Paese. Questo è quanto ha riferito il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov. “La crisi politica interna in Venezuela può essere risolta solo dai venezuelani stessi”, ha sottolineato Peskov. “L’imposizione di qualsiasi soluzione o il tentativo di legittimare il tentativo di usurpazione del potere è, a nostro avviso, interferenza diretta negli affari interni del Venezuela”, ha sottolineato Peskov, citato dalla Tass.