La Russia di Vladimir Putin risponde a tono agli Stati Uniti, guidati dal Presidente Donald Trump, che hanno deciso di voler modificare alcune situazioni nell’ottica dei missili. Gli USA, infatti, hanno intenzione di ritirarsi dal trattato sui missili nucleari Inf che rappresenta il punto cardine della sicurezza europea sin dai tempi della Guerra Fredda.
La strategia USA
Secondo le informazioni apprese dalla Dpa, il Segretario di Stato Mike Pompeo ha annunciato ieri il ritiro nel corso di una conferenza stampa. L’annuncio del ritiro darà vita a un nuovo periodo, per un totale di 180 giorni, per renderlo definitivo: si tratta di un accordo datato 1987.
La risposta di Putin
Il Presidente della Russia Vladimir Putin ha annunciato la sospensione degli obblighi della Russia nell’ambito del tratto per i missili nucleari a medio raggio. Il numero uno del Cremlino ha annunciato la medesima misura di Trump. L’accordo, di fatto, vedrà la conclusione ad agosto 2019. La decisione di Putin è giunta dopo l’incontro con il Ministro degli Esteri Sergei Lavrov e con quello della Difesa Sergei Shoigu.
«Rispondiamo simmetricamente, se i nostri partner statunitensi hanno annunciato che sospenderanno la loro partecipazione al trattato – dichiara Putin – lo sospenderemo anche noi».
La questione dei missili
La questione in ballo riguarda il trattato pertinenti i missili balistici tattici 9m729. La loro gittata, di fatto, supera i limiti imposti dall’Inf. È stato chiesto a Mosca di distruggerli.
La diatriba Stati Uniti-Russia
Nelle settimane precedenti, il Sottosegretario di Stato per il controllo delle armi, Andrea Thompson, ha dichiarato che la Russia aveva tempo fino al 2 febbraio per iniziare a rispettare il trattato. Thompson ha già avuto un incontro, due giorni fa, con il Viceministro degli Esteri russo, Sergey Ryabkov, a Pechino.
«La posizione americana – dichiara Ryabkov – rimane dura e come un ultimatum. Abbiamo detto agli americani avviare un dialogo in condizioni di un tentato ricatto alla Russia».