Due bombe sono esplose nei pressi di una cattedrale nel sud delle Filippine. Il bilancio attuale parla di almeno 27 morti e di oltre 70 feriti. A rendere noto il dato un direttore della Polizia regionale.
Cosa è accaduto nelle Filippine
Tra i feriti, di cui oltre 50 civili, vi sono anche 15 membri delle forze di sicurezza. Gli ordigni sono stati fatti esplodere davanti a una cattedrale sull’isola di Jolo. L’attentato giunge a una settimana da un referendum. Tutto questo riguarda la possibile creazione di una provincia autonoma nel sud a maggioranza musulmana.
La dinamica dell’attentato
Il primo ordigno è stato fatto scoppiare a ridosso della porta. Da qui è seguito una seconda bomba all’esterno della cattedrale. In quel momento le forze governative stavano rispondendo all’attacco. All’interno del luogo sacro si stava svolgendo la Messa domenicale.
All’esterno della Cattedrale di Nostra Signora del Monte Carmelo, già presa di mira in passato dalle bombe, diverse decine di persone sono rimaste colpite. Sul posto è giunto l’esercito in assetto da guerra. La strada che porta alla chiesa è stata transennata. I feriti più gravi sono stati trasportati in elicottero nella vicina Zamboanga.
Parla il Segretario Lorenzana
Il Segretario alla Difesa Delfin Lorenzana ha parlato attraverso una nota. «Ho ordinato alle nostre truppe di alzare il livello di allerta per garantire la sicurezza in tutti i luoghi di culto e di porre in atto azioni preventive per stroncare sul nascere eventuali azioni ostili».