Il diplomatico nordcoreano Jo Song-gil ha presentato domanda di asilo in un Paese occidentale non identificato. Si tratta dell’ambasciatore della Corea del Nord di stanza a Roma, e ha chiesto asilo per sé e per la sua famiglia. Questo è quanto rende noto il quotidiano sudcoreano Joongang Ilbo, che cita fonti diplomatiche anonime di Seul, secondo le quali la richiesta è stata presentata “all’inizio del mese scorso”. Le autorità italiane stanno ora decidendo cosa fare, e pare che Jo sia ora “protetto in un luogo sicuro”.
Si tratta dell‘ultima defezione in ordine di tempo di funzionari di alto livello tra le fila di Pyongyang all’estero. Precedentemente era stato l’alto diplomatico nordcoreano Thae Yong-ho a disertare, lasciando il suo incarico di vice ambasciatore a Londra nel 2016. Thae Yong-ho stesso dichiarò di voler dare così un futuro migliore ai suoi tre figli dopo l’ordine di tornare in patria.
Chi è Jo Song-gil
Jo Song-gil , 48 anni, è stato ambasciatore della Corea del Nord a Roma dall’ottobre 2017. Il suo incarico risale a dopo che l’Italia aveva espulso l’ambasciatore Mun Jong-nam in segno di protesta contro un test nucleare della Corea del Nord avvenuto un mese prima in violazione delle risoluzioni dell’Onu. È “noto per essere un figlio o un genero di uno dei più alti funzionari del regime del Nord”, sempre secondo quanto riferisce il quotidiano JoongAng. Jo Song-gil è arrivato a Roma nel maggio 2015 con moglie e figli. E questo nonostante i diplomatici nordcoreani impiegati all’estero siano spesso tenuti a lasciare in patria diversi membri della famiglia per scoraggiare la loro defezione. Si tratta di una concessione dovuta probabilmente al fatto che appartiene a una famiglia privilegiata, come suggerisce il quotidiano JoongAng. restano tuttavia ancora sconosciuti per il momento i motivi della diserzione.