Il Wall Street Journal e la notizia del ritiro totale, da parte delle forze militari, dal Nord-est della Siria. Gli Stati Uniti, secondo quanto dichiarato dalla testata americana, starebbero dando seguito al processo di smobilitazione.
Donald Trump e il Pentagono, due visioni contrapposte
We have defeated ISIS in Syria, my only reason for being there during the Trump Presidency.
— Donald J. Trump (@realDonaldTrump) December 19, 2018
«Abbiamo sconfitto l’Isis in Siria – afferma Donald Trump su Twitter – ed era l’unica ragione per essere lì durante il mio mandato della presidenza Trump». Il Pentagono, dal proprio canto, starebbe cercando di dissuadere il presidente nel ritiro completo delle truppe Usa dalla Siria. L’annuncio, di fatto, potrebbe giungere già nelle prossime ore. I vertici del Dipartimento della difesa, secondo il New York Times, vorrebbero convincere la Casa Bianca nell’ottica di un tradimento rivolto agli alleati curdi. Quest’ultimi potrebbero ricevere attacchi da parte della Turchia.
Centinaia le vittime dell’Isis
L’Isis in Siria ha ucciso 700 prigionieri negli ultimi due mesi. A riferirlo l’Osservatorio nazionale per i diritti umani in Siria. La zona, nello specifico, si trova tra l’Eufrate e il confine con l’Iraq. Il distretto individuato è quello di Hajin che è sotto l’attuale controllo delle forze curdo-siriane. Gli Usa avevano affermato nei giorni scorsi che i jihadisti nella zona di Hajin sono circa 2mila.