La tampon tax resta. Questa la decisione della Commission Finanze alla Camera, che ha dichiarato inammissibile l’emendamento al Dl Fisco presentato da Laura Boldrini. Un emendamento che chiedeva la riduzione dell’Iva su alcuni prodotti igienici femminili, tra cui gli assorbenti, che sarebbe passata dal 22% al 10%. L’emendamento era stato firmato anche da una tretina di parlamentari, appartenenti sia alla maggioranza che all’opposizione.
Insieme ad altre 32 deputate di vari gruppi politici, sia di maggioranza che di opposizione, ho sottoscritto un emendamento al decreto fiscale che riduce dal 22 al 10% l’IVA sui prodotti sanitari e igienici femminili
— laura boldrini (@lauraboldrini) November 11, 2019
Perché non sono beni di lusso ma una necessità!#NoTamponTax
Per la Tampon tax gli assorbenti sono beni di lusso
Gli assorbenti, infatti, sono ora tassati come beni di lusso. E questo, nonostante siano una necessità per le donne, non certo un bene di cui poter fare meno. Per fare un confronto, dal 1 gennaio 2019 l’Iva sul tartufo, che è sempre stato considerato un bene di lusso, è scesa al 5%. Quella sugli assorbenti, invece rimane fissa al 22%, anche se si tratta di prodotti necessari.
O forse è esattamente per questo che l’abbassamento della tampon tax è stato bocciato?