Whirpool scopre le carte, alla ripresa delle trattative sulla sorte dello stabilimento di Napoli. E l’annuncio è quello della vendita del ramo dell’azienda di Napoli. L’acquirente è la società Prs, che ha intenzione di riconvcertire la produzione dello stabilimento napoletano secondo le proprie esigenze.
La mossa di Whirpool
I sindacati però avrebbero dovuto dire la loro. Infatti Whirpool aveva stipulato con Fiom, Fim e Uilm un accordo, che viene però disatteso da questa decisone unilaterale. E oltre ai sindacati, la decisione non è piaciuta nemmeno al nuovo governo, visto che questa decisione mette un punto definitivo a qualunque altra proposta che era sul tavolo del confronto.
I sindacati annunciano battaglia, e in particolare chiederanno un nuovo confronto con l’azienda al Ministero dello Sviluppo Economico. In particolare, dopo l’annuncio arrivato sabato 16 settembre, secondo cui “a causa di una contrazione dei volumi produttivi, è necessario collocare in solidarietà i 450 dipendenti Whirlpool dello stabilimento di Via Argine“, spiega VesuvioLive.
Gli operai in corteo
Intanto, un corteo spontaneo di operai della Whirlpool è partito con in testa i segretari nazionali di Fiom e Uilm e ha bloccato l’autostrada, all’altezza dello svincolo che porta verso l’autostrada Napoli-Salerno.