Gli 80 euro di Renzi, il bonus in busta paga per i lavoratori dipendenti con un reddito tra gli 8.145 euro e i 24.600 scomparirà dal 2020 nella forma avuto fino ad ora. Sarà fatto infatti un drastico restyling, anche se non è ancora sicuro come esattamente.
Cosa cambia con la trasformazione degli 80 euro del bonus Renzi
Sono principalmente due le ipotesi sul cambiamento del bonus Renzi, fortemente voluta dalla Lega. Quella più accreditata, al momento, sembra essere far diventare il bonus una detrazione fiscale. In questo modo non sarebbe più direttamente visibile in busta paga, come avviene adesso per i 960 euro annui di cui beneficiano 11 milioni di persone. L’altra ipotesi, meno plausibile al momento, è quella della decontribuzione fiscale.
“Vogliamo ridurre le tasse, non il netto in busta paga dei lavoratori”, ha spiegato il sottosegretario della Lega all’Economia e Finanze, Massimo Bitonci. “Gli 80 euro non hanno prodotto l’effetto sperato, cioè il rilancio dei consumi, rappresentano una spesa per il bilancio dello Stato e non valgono ai fini contributivi”. E ha aggiunto: “Trasformando gli 80 euro da bonus a detrazione e/o decontribuzione si riduce la pressione fiscale, è una partita di giro da spesa a meno tasse, garantendo lo stesso netto in busta paga e con la salvaguardia degli incapienti, ovviamente”.
L’ipotesi della detrazione
Ma cosa cambierebbe esattamente, se il bonus di 80 euro diventasse una detrazione? Come spiega Fanpage, il rischio principale è che si ribalti, in pratica, l’idea per la quale il bonus era stato concepito, ovvero sia quella di aiutare le fasce più deboli. Infatti, per avere una detrazione fiscale bisogna essere “in debito” con il Fisco. E questo debito, di solito, è tanto più alto quanto più si alza il reddito. E quindi, ricorda Fanpage, “in sostanza ci va a guadagnare di più chi ha un reddito più alto”, mentre chi è nella fascia di reddito tra gli 8 e i 13 mila euro, difficilmente arriverebbe a coprire con le detrazioni l’importo di 960 euro annui.
La Lega sta lavorando affinché diventi una detrazione senza però per questo penalizzare qualcuno. Inoltre, il bonus non è calcolato ai fini della pensione, perché non ha valore contributivo, ma trasformandolo in detrazione questo non sarebbe più possibile. In pratica, per farlo senza sfavorire nessuno, servirebbe un aumento delle risorse destinate al bonus.
La possibilità della decontribuzione
La seconda opzione è quella della decontribuzione: lasciare gli 80 euro, aumentandone l’importo, ma facendoli pesare dal punto di vista fiscale, abbassando il cuneo fiscale.