Il Tar del Lazio ha annunciato la propria decisione in merito al concorso per i presidi 2019. Sono stati accolti decine di ricorso presentati dai candidati per aspiranti dirigenti scolastici. A denunciare la problematica diverse irregolarità visionate all’interno delle prove. Il Tar ha annullato, di fatto, la correzione dei compiti svolti dalle migliaia di candidati.
Concorsi presidi 2019, cosa è accaduto
Il Ministero, intanto, secondo quanto riportato da “la Repubblica”, ha annunciato che farà ricorso in seguito alla decisione del Tar. Con l’accoglimento del ricorso è stata di fatto evidenziata una problematica per quanto riguarda «l’operato della commissione plenaria nella seduta in cui sono stati fissati i criteri di valutazione». La decisione, quindi, ha determinato l’annullamento della procedura di concorso: tutto da rifare.
Concorso annullato, i motivi
Non sono state riconosciute, come adeguate, le griglie per la correzione. Si è ritenuto che i commissari fossero incompatibili con il proprio ruolo assegnato. I candidati al concorso sono stati 34.850. Alla fase finale, che prevedeva la prova orale, sono giunti in 3.785. Il bando prevede l’assunzione di 2.425 dirigenti scolastici. Adesso le cose si complicano nel concorso per i presidi (2019), e non poco.