Roberto Saviano è rimasto molto colpito da quanto successo nella notte degli Oscar. Ne ha parlato su Facebook: “L’Oscar al film coreano Parasite cambia tutto. Non è un’esagerazione, si è aperta una breccia nel provincialismo più inaccessibile che esista al mondo: quello degli americani”.
Le parole di Saviano
“Non si era mai visto premiare come miglior film, sul palco degli Oscar, un regista come Bong Joon-ho che non volesse o sapesse parlare in inglese. Perché è chiaro cosa accade se si chiede all’arte, alla filosofia, alla poesia, alla letteratura, al cinema, al teatro di parlare una sola lingua, per quanto bella e complessa sia; se l’arte parla una sola lingua, si perde complessità e si perde allo stesso tempo la capacità di comprendere, amare e rispettare ciò che è diverso e lontano dalla propria cultura. Ho anche ragionato sulle difficoltà che il cinema che non parla inglese trova negli Usa e sul perché, ad esempio, Elena Ferrante, senza volto, senza corpo, ma soprattutto senza voce e senza identità, sia stata invece accolta”.