Claudio Baglioni, Direttore artistico del Festival di Sanremo, parla della sua esperienza per l’evento che prenderà piede domani sera. «Il Festival viene un po’ tirato per la giacchetta – esordisce Baglioni – da una parte e dall’altra sia in termini benevoli, a volte anche meno, e allora ci vuole un dirottatore. Il Direttore già è uno che dà la direzione, il dirottatore tenta di fare uno slalom tra tutte queste direzioni che vengono indicate da altri».
Baglioni e il Festival alle porte
Baglioni ha analizzato la cinque giorni di Sanremo intervenendo alla trasmissione “Che tempo che fa”. «La nostra speranza è quella di continuare nel solco dell’anno passato. Vogliamo dare importanza e centralità – continua – alle canzoni italiane. Che è nello statuto del Festival».
Canzoni e protagonisti
«Ci sono canzoni interessantissime che a parere mio e della giuria danno un’idea della nostra musica di oggi. Il resto lo faremo invece con gli ospiti con Virginia e con Claudio».
Il ruolo di dirottatore artistico
Si è definito il dirottatore artistico. A tal proposito Baglioni ha dichiarato:
«Vorrei dirottarlo perché già l’anno scorso c’è stata qualche rivoluzione. È stato riportato il nostro onesto mestiere di canzonettari al centro. Abbiamo parlato di musica e di immaginazione, quest’anno vorrei provare a dirottarlo verso l’armonia verso un’idea di collegamento, anche dove gli estremi sembrano così lontani».
«Vorremmo però cercare – conclude Baglioni – una soluzione unica che come diciamo noi artisti che ancora facciamo dei sogni, che sia molto vicina alla bellezza».