
L’abito delle stimmate di San Pio tornerà in Campania. La reliquia ha toccato nel suo viaggio alcune delle più importanti capitali europee e il campo di Auschwitz, ma il 26 aprile tornerà nei luoghi che il Santo di Pietralcina ha conosciuto e dove ha dimorato nel 1909. La veste è attesa infatti per una tappa straordinaria a Gesualdo (AV), dove resterà nel Convento dei Padri Cappuccini qualche giorno. Proprio qui, San Pio si è formato negli studi di teologia, mentre si preparava all’ordinazione avvenuta nel 1910.
La reliquia
Si tratta del saio che il santo indossava quando, il 20 settembre 1918, ricevette le stimmate, che rimasero aperte per 50 anni. La reliquia, che giungerà nel comune irpino alle 17, sarà accompagnata dai frati Cappuccini di San Giovanni Rotondo al Convento di Gesualdo. Da qui sarà portata in processione con una fiaccolata nella Chiesa Parrocchiale di San Nicola, che è anche la sede del Centro di Coordinamento dei Gruppi di Preghiera di Padre Pio della Campania.
Il significato
Il saio «ci mostra in modo tangibile la partecipazione del Santo alla passione di Cristo. Padre Pio, infatti, si definirà il suo cireneo. Egli ha portato sul proprio corpo le sofferenze di tanti fratelli e sorelle che a lui ricorrevano per il ministero della Riconciliazione», spiega Padre Enzo Gaudio, coordinatore del Centro regionale dei Gruppi di Preghiera. «La peregrinatio – continua Padre Enzo Gaudio – che la nostra comunità e quella dei gruppi di Preghiera vivrà cade nella domenica della Divina Misericordia, istituita da San Giovanni Paolo II sulla scorta delle visioni della santa polacca Faustina Kowalska».
I partecipanti
Alle celebrazioni prenderanno parte: l’Arcivescovo di Sant’Angelo dei Lombardi-Conza-Nusco-Bisaccia Mons. Pasquale Cascio, i Gruppi di Preghiera provenienti da tutte le province della Campania, l’animazione pastorale giovanile della Provincia religiosa dei Frati Minori Cappuccini di Sant’Angelo e Padre Pio.