Trovato morto l’ex collaboratore di giustizia Pino Orazio. L’uomo, di 70 anni, era un orefice, ma in passato era considerato vicino al boss catanese Benedetto Santapaola, e per questo aveva collaborato con i magistrati.
La ricostruzione
Orazio è stato ritrovato morto in un silos di Chiavari, ucciso, sembra dai primi accertamenti, da un colpo di pistola alla nuca, sparato a distanza ravvicinata. Secondo le prime ricostruzioni,il colpo lo ha raggiunto mentre si dirigeva verso la sua auto. Si esclude il movente della rapina, visto che tra gli effetti personali di Orazio c’erano ancora tutti i soldi.
Sono al vaglio degli inquirenti le immagini delle telecamere di sorveglianza degli esercizi commerciali che possono aver ripreso la scena. I pochi testimoni individuati non hanno fornito informazioni utili. Ora si cercherà di capire se l’omicidio possa essere ricollegato in qualche modo con il passato da collaboratore di giustizia di Orazio.
Collaboratori di giustizia a rischio
Come messo in luce più volte da CiSiamo.info nelle nostre inchieste riguardanti i collaboratori di giustizia, la vita di queste persone è un continuo calvario irto di pericoli, a cui non sempre, come questa volta, riescono a sottrarsi. Dall’omicidio di Marcello Bruzzese a Pesaro, avvenuto lo scorso 25 dicembre, sembra inoltre che le organizzazioni criminali abbiano alzato il tiro e siano tornate a colpire i collaboratori di giustizia, proprio come aveva previsto il pentito di ‘ndrangheta Luigi Bonaventura in un’intervista a CiSiamo.info. Alla luce di quanto successo a Pino Orazio, sarebbe forse il caso di approfondire anche la dinamica dell’incidente che il 14 aprile ha provocato la morte di un altro collaboratore di giustizia della ‘ndrangheta, Domenico Cera.