Rinviato a giudizio Alija Hrustic, il 25enne di origini croate accusato di avere ucciso suo bambino di poco più di 2 anni. Lo aveva torturato tutta la notte, con calci, pugni, bruciature di sigarette sul corpo e ustioni sui piedini, lo scorso maggio a Milano. Lo ha deciso il gup di Milano Livio Cristofano. Il processo inizierà il 27 aprile davanti alla Corte d’Assise. Le accuse sono omicidio volontario aggravato, tortura aggravata e maltrattamenti aggravati.
La moglie e madre del piccolo ucciso, presente in udienza si è costituita parte civile. Presente questa mattina anche l’imputato. Il giudice Cristofano ha accolto la richiesta di rinvio a giudizio di Giovanna Cavalleri, titolare dell’inchiesta. Sono state invece respinte le istanze presentate dal difensore dell’imputato, Giuseppe de Lalla. Ossia la derubricazione del reato di omicidio volontario aggravato in omicidio preterintenzionale.
Bambino torturato per giorni
Stando all’indagine della Squadra mobile, il delitto è avvenuto in via Ricciarelli, zona San Siro. Ad uccidere il bambino sono stati alcuni colpi alla fronte. Dopo che per tutta la notte e per i due giorni precedenti aveva subito le violenze del padre.
Nell’avviso di chiusura indagini si legge che l’uomo ha colpito il bambino con “calci e pugni”, provocato “almeno tre bruciature con l’estremità di sigarette accese”. Ha ustionato “con una fiamma viva” i piedini del figlio. Il pm ha anche contestato l’aggravante di avere agito “con crudeltà verso il bambino, per motivi futili consistiti nel fatto che il piccolo, lasciato senza pannolino, si fosse sporcato”. L’uomo è accusato anche di maltrattamenti nei confronti della moglie e degli altri due figli piccoli.