
La presenza di Diletta Leotta sul palco del festival di Sanremo è stata osteggiata da più parti. Da molti la giornalista di Dazn non era ritenuta adeguata a un palcoscenico come l’Ariston. Il tema del 70esimo festival di Sanremo di Amadeus è la lotta contro la violenza sulle donne.
Tutte le presenze femminili che si alterneranno al suo fianco nel corso delle cinque serate del Festival cercheranno di dare il loro contributo a questa lodevole iniziativa. Diletta Leotta e Rula Jebreal sono state le prime a portare all’Ariston la loro testimonianza.
Il monologo di Diletta Leotta a festival di Sanremo
“La bellezza capita, non è un merito. Certo, è un vantaggio, altrimenti col cavolo che sarei qui”. Questo è la frase con cui Diletta Leotta ha esordito i luoghi comuni che hanno accompagnato l’annuncio della sua presenza al festival di Sanremo. A supportarla in prima fila al teatro Ariston c’era sua nonna Elena che ha voluto coinvolgere la donna nel suo monologo.
“Sarei ipocrita se dicessi che il mio aspetto è secondario. Mia nonna Elena me lo diceva sempre: la bellezza è un peso che con il tempo ti può fare inciampare se non la sai portare”, ha detto Diletta Leotta guardando verso la nonna.
“Tu sei riuscita a riempirti le tasche di mille storie da raccontare, ma hai lasciato dietro di te la tua giovinezza e la tua bellezza, perché questo tempo fa lo sgambetto a tutti”. Sedendosi sulle scale sul maxi schermo hanno iniziato a scorrere le immagini della conduttrice. Con un effetto grafico, il suo volto è stato modificato per simulare l’avanzamento dell’età in Diletta Leotta, fino a raggiungere simbolicamente gli 85 anni, l’età della nonna.”Chissà se sarò felice come mia nonna a 85 anni, lei lo è perché ha riso tanto in vita sua. Il tempo passa per tutti ma non passa per tutti allo stesso modo, e mia nonna ha vissuto alla grande. Io non ho paura, perché lei mi ha insegnato ad essere diversamente bella.”