Continuano a chiedere verità i genitori di Giulio Regeni, il giovane ricercatore italiano ucciso in Egitto nei primi mesi del 2016. Oggi, martedì 4 gennaio, i genitori sono stati sentiti in commissione parlamentare d’inchiesta per la morte del figlio. Le loro parole sono state molto dure e critiche nei confronti del totale immobilismo delle istituzioni italiane.
“Da tempo l’ambasciatore Cantini non ci risponde – hanno dichiarato -. Evidentemente persegue obiettivi altri, diversi da quelli di verità e giustizia. Mentre porta avanti altri con successo iniziative rivolte all’agevolazione di scambi economici, affari, politica e turismo”.
I genitori, come riporta Globalist.it, nel corso dell’audizione avevano già criticato la decisione di inviare l’ambasciatore Giampaolo Cantini in Egitto, dopo che era stato richiamato Maurizio Massari. La madre del giovane ricercatore ucciso aveva criticato la scelta presa da parte dell’allora ministro degli Esteri Angelino. Si tratta di “una fuffa velenosa”, aveva affermato. “Le persone che credono nelle istituzioni hanno creduto fosse una buona strategia quella di mandare Cantini invece si è rivelata una fuffa velenosa”.