Con l’ultimo aggiornamento, arrivato questa notte, l’epidemia di coronavirus ha già superato in Cina la diffusione della Sars del 2003: sono 5974 i casi confermati (contro i 5327 della Sars, in nove mesi), mentre i decessi sono saliti a 132. Nel frattempo è stato confermato il primo caso di contagio negli Emirati Arabi.
Gli italiani a Wuhan iniziano a tornare a casa
L’unità di crisi della Farnesina, in coordinamento con il ministero della difesa, il ministero della Sanità e l’istituto nazionale per le malattie infettive Lazzaro Spallanzani, sta organizzando un volo che raggiungerà l’aeroporto di Wuhan.
A bordo ci sarà del personale medico specializzato per garantire un trasporto sicuro. All’arrivo in Italia i connazionali seguiranno un protocollo sanitario definito dal ministero.
British Airways blocca definitivamente i voli
La British Airways ha deciso di sospendere tutti i voli da per la Cina per via dell’epidemia. La decisione ha effetto immediato.
Nella notte, sono partiti da Wuhan i primi voli per evacuare i cittadini stranieri bloccati nella città in quarantena, quello americano e quello giapponese.
Gli Stati Uniti stanno valutando una possibile sospensione di tutte le tratte dalla Cina.
Screen preso dalla pagina: https://gisanddata.maps.arcgis.com/apps/opsdashboard/index.html#/bda7594740fd40299423467b48e9ecf6
Toyota e Starbucks in crisi
La multinazionale giapponese Toyota ha interrotto la produzione in Cina fino al 9 febbraio. “Considerati vari fattori, tra cui le linee guida dei governi locali e regionali e la situazione della fornitura di componenti, a partire dal 29 gennaio, abbiamo deciso di interrompere le operazioni nei nostri stabilimenti in Cina fino al 9 febbraio” ha annunciato il portavoce della casa automobilistica Maki Niimi. “Monitoreremo la situazione e prenderemo eventuali ulteriori decisioni sulle operazioni il 10 febbraio”.
Starbucks ha annunciato la chiusura temporanea di metà dei propri punti vendita in Cina. La catena di negozi di caffè è stata preceduta dalla chiusura di altri negozi nel Paese: pochi giorni fa anche McDonald’s aveva annunciato una decisione simile.
Casi all’estero
Aumentano i casi all’estero. La Germania ne ha registrati quattro, che rappresentano anche i primi episodi di contagio avvenuti su territorio europeo.
Il primo cittadino tedesco ad ammalarsi infatti, un ingegnere, non è stato in Cina ma ha contratto il virus da una collega senza sintomi trasmettendolo poi a sua volta ad altri tre colleghi.
I contagiati in Europa salgono così a sette. Al momento nessun malato confermato in Italia.
Per vedere lo stato del contagio in diretta qui il link: https://gisanddata.maps.arcgis.com/apps/opsdashboard/index.html#/bda7594740fd40299423467b48e9ecf6