Una scritta antisemita è comparsa a Mondovì, in provincia di Cuneo, a poche ore dal Giorno della Memoria. Sulla porta dell’abitazione di Lidia Beccaria Rolfi, staffetta partigiana, deportata a Ravensbruck come politica.
Antisemitismo anche nel giorno della memoria
“Juden hier“, qui abita un ebreo, e una stella di David come quelle usate dai nazisti per identificare gli ebrei. Una frase che riecheggia quelle usate dai nazisti durante i rastrellamenti, in Italia quanto in Germania, per deportare gli ebrei.
Antisemitismo, le parole del figlio di Lidia Rolfi
Nella casa di Lidia Rolfi, morta nel 1996, abita oggi il figlio Aldo che ha sporto denuncia contro ignoti.
Il figlio riguardo quanto successo afferma: “È inquietante quello che è successo questa notte. Non c’è altro modo per commentare Ieri è uscito un articolo dove ho fatto alcune riflessioni e riportato frasi di interviste di mia madre e questo è il risultato. Mi sembra il segno tangibile di un clima che si è creato e questi sono gli effetti”.
Sulla “Provincia Granda” Aldo Rolfi aveva scritto tra l’altro: “L’emergenza odio è colossale, palpabile in tutti i campi. La mente torna a notti buie e vergognose della nostra Storia recente”.
Antisemitismo, parla la ministra Azzolina
La ministra della Scuola, Lucia Azzolina, si definisce “profondamente turbata” . Afferma anche: “Quella scritta è un atto vergognoso. Con questo episodio a mio avviso si è superato il limite. Mi aspetto che la condanna sia unanime perché il vero pericolo è l’indifferenza. Bisogna schierarsi sempre senza esitazione. La scuola italiana è da sempre scudo contro le manifestazioni di odio e discriminazione. E continuerà ad esserlo”.
Cosa nel pensa il presidente del Consiglio regionale del Piemonte
Stefano Allasia, che è anche il presidente del Comitato Resistenza e Costituzione esprime “profondo sdegno” per la scritta antisemita di Mondovì. “Mi auguro che siano al più presto individuati i responsabili di questo ignobile gesto che condanno con forza, quelle scritte antisemite sono una vergogna e un’offesa a tutti piemontesi; esprimo a tal proposito vicinanza e solidarietà verso la comunità ebraica “.
Allasia continua: “È inaccettabile che gesti del genere, tra l’altro a pochi giorni dal 75esimo anniversario dell’abbattimento dei cancelli del campo di sterminio di Auschwitz, rievochino il razzismo antisemita per il quale si può solo provare vergogna“.