Marco Petrini, magistrato in servizio presso la Corte d’Appello di Catanzaro, è stato arrestato insieme ad altri due avvocati: l’accusa è di corruzione negli atti giudiziari. L’operazione, condotta dalla Guardia di Finanza, è avvenuta nella mattinata di mercoledì 15 gennaio.
Corruzione negli atti giudiziari, arrestato un magistrato
Sono otto, in totale, le persone destinatarie del provvedimento; di queste una sola ai domiciliari. Le indagini, partite dalla Dda di Salerno, hanno ricostruito una «sistematica attività corruttiva». Secondo l’accusa Petrini avrebbe permesso di «ottenere, in processi penali, civili e in cause tributarie sentenze o comunque provvedimenti favorevoli a terze persone concorrenti nel reato corruttivo».
Le accuse
Petrini, stando da quanto emerso dall’inchiesta, potrebbe aver ricevuto oggetti preziosi e denaro in contante: si parla, addirittura, di prestazioni sessuali. Le richieste andavano dalle riduzioni di pena ad alcune sentenze di condanna in primo grado passando ai sequestri patrimoniali secondo quanto previsto dalle normative antimafia.