Dal vertice di ieri, martedì 7 gennaio, di Bruxelles, è arrivata la proposta di istituire un blocco navale in Libia. Questo si riattiverebbe grazie a una sorta di rianimazione della missione Sophia. La missione è stata in passato ampiamente criticata in quanto aveva avuto come conseguenza la crescita del numero dei migranti.
La nuova missione verrebbe ufficialmente denominata “Eunavformed”. Si tratta però della stessa missione Sophia lanciata nel 2015 volta al contrasto dei flussi migratori irregolari lungo il Mediterraneo centrale. In passato, alcuni politici italiani avevano ampiamente criticato la missione. Tra questi c’era anche Matteo Salvini: “Parlano in numeri, la missione Sophia ha recuperato decine di migliaia di immigrati e li ha portati tutti in Italia perché questo c’era nelle regole della missione”.
Ora però la missione viene “rispolverata” per via della volontà europea di uscire dalla marginalizzazione in Libia. Secondo i ministri degli esteri riuniti ieri a Bruxelles, l’idea da mettere in campo è quella di un vero e proprio blocco navale, da attuare contro i mezzi che trasportano in Libia materiale bellico.