Dopo aver riempito piazza San Giovanni a Roma, per Movimento delle Sardine è arrivato il tempo di mettere radici sul territorio. Dopo il successo andato in scena nella Capitale, si sente infatti il bisogno di prendere una direzione politica, o almeno di gettarne le basi. Per questo motivo, i 150 delegati che hanno promosso le manifestazioni in tutta Italia hanno deciso di riunirsi questa mattina di domenica 15 dicembre nel palazzo occupato di via Santa Croce in Gerusalemme.
Le Sardine trovano una sede, ma è un centro sociale abusivo
C’è solo un piccolo problema, appunto, lo stabile scelto per ospitare la prima riunione del Movimento è un palazzo occupato. Sì, è quello stesso palazzo dove risiedono abusivamente un centinaio di famiglie e dove lo scorso maggio il cardinale Konrad Krajewski entrò per togliere i sigilli e riattivare i contatori della luce.
“È arrivato nel pomeriggio, ha portato regali a tutti i bambini e ha promesso che se entro le 20 non fosse stata ripristinata la corrente nello stabile l’avrebbe riallacciata lui stesso. E così è stato. Padre Konrad si è calato nel pozzo, ha staccato i sigilli e ha riacceso la luce. E si è preso, a nome del Vaticano, la piena responsabilità dell’azione con Prefettura e Acea”, avevano raccontato i testimoni.
Nel palazzo occupato adesso ci sono anche 150 rappresentati delle Sardine. La loro presenza è vista di buon occhio dagli abitanti, che hanno esposto uno striscione eloquente: “Viva le Sardine, abbasso gli sgombri”. Ora, sotto la guida di Mattia Santori, i delegati discuteranno del futuro e studieranno le prossime mosse.