Si sono aperti alle 7 della mattina del 1 dicembre i seggi per il voto sulla separazione di Venezia da Mestre.
Le operazioni di voto
In tutto, sono 256 le sezioni elettorali del territorio comunale di Venezia, che rimarranno aperte fino alle 23. Oggetto del voto è la separazione amministrativa di Venezia da Mestre, cosa che per altro non giunge affatto nuova. Infatti, si tratta del quinto referendum separatista sull’argomento. Tuttavia, in tre votazioni prevalse il “no”, mentre nella quarta, risalente al 2003, non venne raggiunto il quorum necessario alla validità della votazione. In quel caso, l’affluenza dei cittadini al voto fu pari al 39%.Infatti, poiché si tratta di un referendum consultivo occorre che votino almeno 103.300 veneziani.
Il perché della separazione Venezia-Mestre
Venezia e Mestre sono legate amministrativamente dal 1926, quando al comune “marino” vennero annesse le aree terrestri di Mestre e Marghera. Ma i problemi che riguardano la zona lagunare di Venezia e delle sue isole sono diversi da quelli che toccano invece la zona della terraferma, con Mestre e l’hinterland che comprende il polo industriale di Marghera.
Mose, acqua alta e grandi navi in laguna sono alcuni dei nodi principali che peseranno sul voto. Perché si tratta di questioni che, a parere di molti, una sola amministrazione non riesce a gestire. Ed è per questo che molti veneziani ritengono necessaria un’amministrazione particolare per la città di Venezia. Ma al contempo, di questo beneficerebbe anche Mestre, che al momento viene considerata la periferia di Venezia. Con amministraziini separate, anche la città sulla terraferma ritroverebbe la sua centralità.