Un caso di corruzione all’Ortomercato di Milano ha portato in manette due imprenditori e un dirigente pubblico. I tre arrestati sono accusati di corruzione all’interno delle commesse di facchinaggio che venivano assegnate alle diverse cooperative che lavoravano nell’Ortomercato.
Tra gli arrestati, anche Stefano Zani, ex direttore generale di Sogemi, che è la società, partecipata del Comune, che gestisce l’Ortomercato. Il Presidente della Sogemi, Cesare Ferrero, ci ha tenuto però a precisare che non è la società ad essere coinvolta nell’indagine, perché il procedimento “E’ personale a carico del dottor Zani”. Tuttavia il Presidente ha fatto sapere di essere in contatto con la Questura, on cui Sogemi sta collaborando.
La rete di corruzione all’Ortomercato di Milano
Le indagini hanno messo in luce una rete di corruzione, tenuto ben oliato da un “consorzio concessionario di un servizio”, spiega Repubblica, “in cambio di un trattamento privilegiato”. Cosa che, in tutta evidenza, violava le norme di concorrenza. Del resto, Zani era già implicato in una vicenda di corruzione e turbativa d’asta per presunti favori al consorzio Ageas. Proprio per questo motivo il Presidente di Sogemi lo aveva allontanato dal suo incarico come direttore generale.