Venezia, devastata dall’acqua alta, è in questo momento una priorità per il premier Giuseppe Conte, che in visita alla città allagata ha dichiarato: “Subito lo stato di emergenza“, e ha annunciato un consiglio dei Ministri straordinario per il 14 novembre. “Mi piace ricordare il sistema Stato e anche in questo caso lo Stato farà tutto il possibile per aiutare una città meravigliosa che è anche patrimonio dell’umanità”, ha detto Conte.
Venezia devastata dall’acqua alta: il nodo del Mose
Poi tocca il tasto dolente, quello del Mose. Si tratta di una struttura, ancora in fase di realizzazione, che una volta terminato dovrebbe difendere Venezia dall’acqua alta, attraverso paratoie mobili a scomparsa, in quei varchi che collegano la laguna al mare aperto. Quessta struttura, una volta terminata, dovrebbe essere in grado di isolare temporaneamente Venezia dal mare, durante l’alta marea. E anche il Premier ne ha riconosciuto l’urgenza: “Per il Mose siamo nella dirittura finale, siamo al 92-93% dell’opera e guardando all’interesse pubblico non c’è che da prendere una direzione nel completamento di questo percorso“. Ora infatti, ha aggiunto, bisogna accantonare le polemiche e le inchieste di cui il Mose, negli anni, è stata fatto oggetto, e pensare piuttosto alla messa in opera definitiva della struttura.
Fiorello sul Mose
E mentre a Venezia Conte parlava così del Mose, a Viva RaiPlay Fiorello diceva la sua a riguardo. “Permettetemi di dire Viva Venezia”, ha esordito lo showman. “Venezia sta passando delle giornate veramente brutte. Mi viene da pensare a quei 7 miliardi buttati per una cosa che non serve a una cippa, non serve a niente. E che sta lì ad arrugginire”, ha aggiunto parlando proprio del Mose.