Daniele Ciammetti, un 38enne di Roma, ha ucciso l’anziano padre a martellate per poi subito confessare l’omicidio agli inquirenti: “Sono stato io”. L’omicidio è andato in scena nell’azienda di famiglia, la Tecno Infissi, in via della Divina Provvidenza, a Boccea. La vittima si chiama Adolfo Ciammetti e aveva 76 anni. L’uomo è stato ritrovato riverso in una pozza di sangue sul pavimento del negozio. Attorno al suo corpo c’erano una carriola rovesciata, utensili da lavoro e alcuni tubi.
Il cadavere è stato scoperto della figlia più grande che si era recata nell’azienda del fratello per comunicare che non trovava il loro papà. Ha oltrepassato la porta di accesso alla ditta e si è trovata davanti al cadavere. La donna ha subito chiamato i soccorsi e le autorità. Non c’era però più nulla da fare.
Gli agenti sono andati subito alla ricerca del figlio, rintracciato poco dopo e con ancora addosso i pantaloni zuppi di sangue. “Sono stato io”, avrebbe confessato immediatamente il ragazzo. Non si conosce ancora il movente alla base dell’omicidio. Forse il 38enne ha ucciso il padre perché si sarebbe rifiutato di sanare l’ennesimo debito con alcuni fornitori. Il padre si era offerto di aiutarlo, contraendo debiti anche con la malavita, ma il figlio si era sempre rifiutato.