Roberto Maroni, ex Governatore della Regione Lombardia, è stato condannato in Appello dopo la decisione intrapresa durante il primo grado di giudizio. Il processo, in corso a Milano, vede Maroni coinvolti per presunti pressioni volte nel favorire due ex collaboratrici del Ministero dell’Interno. Confermata anche la condanna a un anno per Giacomo Ciriello, ex capo della segreteria politica di Maroni, per Andrea Gibelli, ex segretario generale del Pirellone (10 mesi e venti giorni) e per Mara Carluccio (6 mesi).
Roberto Maroni condannato per presunte pressioni
L’ex numero uno della Regione figura tra i quattro imputati. La pena in primo grado (sospesa) ha visto Maroni condannato a un anno: ciò vale esclusivamente per uno solo dei capi di imputazione. Confermata l’assoluzione per Maroni dall’accusa di induzione indebita nel far inserire Maria Grazia Paturzo, all’interno delle spese Expo, per un viaggio a Tokyo durante il 2014.
Secondo quanto riportato dall’Ansa la Corte «ha solamente riqualificato il reato di turbata libertà nel procedimento di scelta del contraente in turbata libertà degli incanti. Tutto questo in relazione all’accusa che riguardava l’incarico affidato in Eupolis, ente della Regione, a Mara Carluccio».
Il commento di Maroni dopo la condanna per i contratti Expo del 2015
Roberto Maroni ha analizzato la vicenda postando un tweet: «Sono deluso e amareggiato per questa ingiusta sentenza. Ma non mi arrendo, ricorrerò in Cassazione perché sia riconosciuta l’assoluta correttezza e legittimità dei miei comportamenti».