Il Movimento 5 stelle, per quanto riguarda il caso Ilva, ha attaccato gli ex alleati della Lega. “Perché la Lega di Salvini ha investito 300 mila euro in obbligazioni di Arcelor Mittal? – si chiedono i pentastellati -. Salvini, come al solito, piuttosto che rispondere preferisce scappare. Eppure, secondo diversi organi di stampa, il suo partito avrebbe investito soldi pubblici, cioè soldi di tutti i cittadini, non solo su obbligazioni ArcelorMittal, ma anche su alcune delle più famose banche e multinazionali mondiali”.
Ilva, M5S accusa Lega
“Dai diamanti ai bond di Arcelor Mittal. Per la Lega #PrimaLeMultinazionali – continuano dal Movimento 5 stelle -. Ma il loro motto non era ‘prima gli italiani’? Sarà forse per questo che la Lega, invece di prendersela con la multinazionale franco-indiana che ha minacciato di andarsene e lasciare a casa oltre 10 mila persone, si è scagliata contro il governo? Questo è il momento di riunire le forze per difendere la sovranità dell’Italia, tutelare la nostra economia, i lavoratori e i cittadini di Taranto. La domanda è ritenete normale che la Lega, come emerge dalle inchieste, investa soldi pubblici, non solo su obbligazioni Arcelor Mittal, ma anche su alcune delle più famose banche e multinazionali, come l’americana General Electric, la spagnola Gas Natural, le italiane Mediobanca, Enel, Telecom e Intesa Sanpaolo? Non c’è un macroscopico conflitto d’interessi se parliamo di un partito che è in Parlamento e che dovrebbe tutelare gli interessi degli italiani?”
Non si è fatta attendere la risposta di Matteo Salvini: “Non querelo mai, ma oggi ho deciso di querelare 5 Stelle, Repubblica, Il Fatto Quotidiano. Dicono che abbiamo investito centinaia di migliaia di euro in bond di Arcelor Mittal, roba assolutamente fantasiosa. La battaglia per l’Ilva noi la facciamo non perché abbiamo i bond ma perché l’Italia ha bisogno dell’industria dell’acciaio”.
“Noi – conclude Salvini – facciamo una battaglia in difesa di un’azienda fondamentale per l’industria italiana. Facciamo una battaglia per un’Italia competitiva, non perché abbiamo azioni o bond di qualcuno. Quindi da Di Maio in giù, da Repubblica in giù, dal Fatto in giù quereliamo tutti quelli che dicono il falso su di noi”.