La tragedia del bimbo morto a scuola a Milano dopo essere caduto dalla tromba delle scale della primaria Pirelli ha provocato un diffuso panico nel mondo della scuola. Come riporta la Tecnica della Scuola, gli operatori dell’Istituto e i sindacati nazionali di categoria hanno scritto un comunicato unitario.
Bimbo morto a suola a Milano
“Attendiamo con rispetto il responso delle indagini che dovranno accertare le cause del drammatico incidente – si legge nel comunicato -. Ma vogliamo anche rivolgere a tutto il Paese l’appello a considerare con la dovuta attenzione le condizioni di sofferenza in cui versano le nostre scuole da Nord a Sud. Spesso inadeguati gli edifici scolastici, carenti gli organici del personale docente e ATA, insufficiente la vigilanza, assenti i controlli sull’idoneità degli ambienti vissuti quotidianamente da bambini e ragazzi dai 3 ai 19 anni”.
E ancora: “Non è questo il momento per denunciare le colpe di una politica spesso distratta sulle sofferenze della scuola, lo abbiamo fatto innumerevoli volte: vogliamo invece interrogarci su quanto lavoro dobbiamo ancora fare come Sindacati della scuola e come lavoratori, per ogni ruolo ricoperto come docenti, dirigenti, personale ATA, organi collegiali, per fare un vero esame dei rischi che quotidianamente si vivono nella scuola. Non è più sufficiente fare continue segnalazioni alle autorità locali, quasi sempre con risposte tardive o inesistenti; né possiamo pensare di limitarci a delegare la sicurezza agli “esperti”, ben consapevoli delle responsabilità che comunque attengono al nostro lavoro e che non possono essere certo delegabili”.
FLC CGIL, CISL Scuola, UIL Scuola RUA, SNALS Confsal e GILDA Unams invitano quindi RSU e delegati di tutti gli istituti d’Italia “a riunirsi per un’ora di assemblea sindacale, in ogni scuola, il prossimo 31 ottobre, per assumere l’impegno a richiamare la massima attenzione di tutti sui rischi di chi studia e lavora in edifici inadeguati, con organici precari e insufficienti, questioni che esigono un interesse costante da parte della politica e soprattutto una concreta capacità di intervento attraverso scelte mirate e coerenti di investimento a supporto della sicurezza di strutture e impianti e di efficaci strategie di prevenzione”.