La Guardia di Finanza ha arrestato Marco Astorri, manager di Bio-On. Oltre a Marco Astorri, interessati dall’ordinanza sono il vicepresidente del CdA Guido Cicognani e il presidente del collegio sindacale, Gianfranco Capodaglio. I vertici della società che opera nel settore della bioplastica sono ritenuti responsabili di false comunicazioni sociali e manipolazione del mercato. Inoltre, è stato disposto il sequestro preventivo di beni e disponibilità finanziarie per 150 milioni di euro.
Le indagini
Come conseguenza, il titolo in borsa di Bio-on è stato sospeso per eccesso di ribasso. In asta di volatilità, infatti, arriva a perdere un teorico 50%. Complessivamente, nell’operazione “Plastic Bubbles” sono indagate 9 persone. Questa, nasce dal monitoraggio dell’andamento delle contrattazioni in Borsa relative ai principali titoli azionari di aziende operanti nell’area bolognese. Così, lo scorso luglio le fiamme gialle hanno rilevato una forte anomalia nell’andamento del titolo della società a seguito della pubblicazione di un report da parte di un fondo americano, che ne metteva in discussione la veridicità dei dati contabili e la solidità finanziaria.
Le indagini successive hanno scoperto “numerose irregolarità in ordine alla formazione dei bilanci e all’informazione societaria riportata al Mercato, con particolare riferimento ai ricavi ed al livello di produzione dichiarati dalla società felsinea”.
In particolare, “gran parte dei ricavi iscritti nei bilanci della società dal 2015 al 2018” non era veritiera, “con riguardo alle tempistiche e modalità di effettiva realizzazione”. “Mentre parte dei ricavi generati da cessioni di licenze nei confronti di due joint venture contabilizzate nel 2018, sarebbe frutto di operazioni fittizie”.“Le false informazioni di bilancio sono risultate strettamente funzionali ad accrescere la capitalizzazione” e conseguentemente, rendere più appetibili sul mercato le azioni della società.