Venticinque ragazzi, di cui diciannove minorenni, sono attualmente indagati dalla Procura di Siena per diversi reati, tra i quali l’apologia di fascismo e lo scambio di materiale pedopornografico.
Islamismo radicale, razzismo, pedopornografia
Le indagini sono partite a giugno grazie alla denuncia di una madre, che sul cellulare del figlio aveva scoperto una vera e propria “chat degli orrori” intitolata “The Shoah Party”, in cui i partecipanti si scambiavano contenuti multimediali su Adolf Hitler, sul razzismo e sull’islamismo radicale, oltre a diverso materiale pedopornografico incentrato sul sesso tra bambini di 10 anni.
I decreti di perquisizione, al momento, sarebbero ben venticinque, e hanno già portato al sequestro di cellulari e computer contenenti i materiali scambiati nella chat. In sei mesi di attività, alla chat avevano aderito ben 300 ragazzi. I due amministratori del gruppo, due 19enni, sono residenti a Rivoli, nel torinese.