
Olga D’Antona, la vedova del giuslavorista e consigliere del Ministero del Lavoro ucciso nel 1999, si è detta profondamente rammaricata per la questione sul reddito di cittadinanza in favore di ex brigatisti. La notizia dell’aiuto economico in favore dell’ex terrorista Federica Saraceni, condannata a 21 anni e sei mesi per l’omicidio D’Antona, ha scatenato non poche polemiche. «Ho provato stupore e turbamento. Non contesto la legge sul reddito di cittadinanza di contrasto alla povertà, ben venga, ma che venga usata in questo modo…significa che c’è qualcosa che non va».
Reddito di cittadinanza, la vedova D’Antona lancia un appello
«Mi auguro che Governo e Parlamento – dichiara la moglie di Massimo D’Antona – trovino modo di fare delle modifiche. Ci sono persone molto più bisognose del reddito di cittadinanza di chi è ai domiciliari e non ha finito di scontare la sua pena. Non tutto ciò che è legale è giusto».