La Verità ha riportato altri due nomi di ex brigatisti che oggi percepiscono il reddito di cittadinanza. Hanno combattuto e dichiarato guerra allo Stato. Ora quello stesso Stato li ha premiati. Il primo dei due nomi è quello di Massimiliano Gaeta. Arrestato nell’operazione “Tramonto”, era uno degli esponenti del Partito comunista politico militare, che veniva considerata un’organizzazione terroristica, così come aveva espressamente dichiarato la pm Boccassini. Poi c’è il nome Raimondo Etro, condannato per concorso nel sequestro di Aldo Moro e per l’omicidio del giudice Riccardo Palma a 20 anni e 6 mesi.
Reddito di cittadinanza per ex brigatisti
Massimiliano Gaeta percepisce un assegno di circa 500 euro. 44 anni, foggiano, è stato condannato a 5 anni e 3 mesi. Inoltre, secondo i giudici, prima di venire arrestato, si stavano preparando a “plurimi attentati” sulla base di “una aberrante visione ideologica” che lo aveva portato a non disprezzare “la violenza della guerra”. Tuttavia, come riporta Il Giornale, non era stato giudicato un terrorista vero e proprio in quanto non voleva colpire “indiscriminatamente per suscitare terrore, panico ed insicurezza”.
Raimondo Etro, 62enne, percepisce invece un assegno da 780 euro. Come già accennato, è stato condannato per concorso nel sequestro di Aldo Moro e per l’omicidio del giudice Riccardo Palma. Si tratta dello stesso brigatista che poco tempo fa aveva rivolto una serie di insulti a Giorgia Meloni, che aveva tra l’altro risposto di essere pronta a querelarlo. “Cosa dovrei fare visto che non ho altri mezzi di sostentamento?”. Aveva risposto su Facebook a chi lo aveva accusato di percepire il reddito nonostante i suoi precedenti.
Il brigatista, inoltre, se l’è presa anche con Greta Thunberg: “Ma vaff…. a te, a tutti quelli che ti sfruttano e a quelli che credono agli asini che volano”.